“Deserti•Tascabili – DJ Complex” è un progetto sviluppato nell’isola di Djerba, a sud della Tunisia elaborato da Marco Scarpinato con la collaborazione di AutonomeForme Architettura. Il progetto è stato realizzato dal 2010 al 2015 e contempla due edifici indipendenti ma interconnessi: la DJ House (una abitazione privata con annesse residenze temporanee per artisti) ed il DJ Center (un centro per le arti nel Mediterraneo).
Djerba è caratterizzata dalla presenza di varie culture e da un forte sincretismo religioso. Sono infatti presenti varie moschee, comunità cristiane ed una minoranza ebraica che abita sull’isola da secoli e si riunisce nella Ghriba, una delle sinagoghe più antiche e famose del mondo.
L’isola è altresì nota per essere un centro della setta kharigita ibadita della religione islamica ed è anche una delle poche località della Tunisia in cui si parli ancora la lingua berbera. Nell’area è inoltre presente una tomba Sufi e si è quindi reso necessario uno studio attento dei movimenti spirituali e della cultura del mondo islamico.
Il Dj Complex è composto da due corpi indipendenti (la DJ House ed il DJ Center) che sono interconnessi e coprono una superfice costruita di 1300 mq all’interno di un lotto di circa 10.000 metri quadri in cui sono impiantati alberi di olivo e palme.
Lo spessore dei muri e la giustapposizione di volumi e masse muraria che si stagliano su un paesaggio di sabbia irrorato da una luce limpida costituiscono il principale tema che guida la definizione del DJ Complex.
Il progetto riscopre tecniche costruttive locali per definire una architettura contemporanea e ricerca soluzioni tradizionali per il raffrescamento naturale degli ambienti permettendo l’eliminazione di qualunque sistema meccanico di controllo della qualità ambientale.
La rilettura del sito caratterizzato da una architettura fatta di candidi volumi stereometrici che si confrontano con il paesaggio sabbioso e con il limpido cielo blu ha permesso di definire una architettura che, reinterpretando i valori contestuali, esprime la sua dimensione contemporanea e definisce una serie di “deserti tascabili”: luoghi di ritiro dell’epoca della modernità descritti nel volume di Peter Sloterdijk “Devi cambiare la tua vita”.
Il tema delle cupole che caratterizza il paesaggio dell’isola di Djerba è stato re-interpretato secondo la chiave di lettura delle “sfere” data dal filosofo tedesco.